Valutazione del rischio Legionnelosi
RICERCA E QUANTIFICAZIONE DI LEGIONELLA
Al.Eco S.r.l. esegue la valutazione del rischio di contrarre la legionellosi attraverso la corretta individuazione delle fonti di rischio e l'analisi periodica di campioni di acqua e aria ambiente.
Le fonti di rischio vengono descritte in un documento di valutazione del rischio, contenente una descrizione dettagliata dell'impianto idro-sanitario e di quello di condizionamento, le procedure di prevenzione e quelle da attuare in caso di contaminazione batterica; a dimostrazione dell'applicazione di tali procedure, devono essere compilati dei registri sui quali il Responsabile del rischio legionellosi della struttura deve riportare gli interventi eseguiti.
L'analisi periodica serve a verificare l'efficacia dei processi applicati: si cerca la presenza di Legionella spp. ed eventualmente si procede ad identificarne la specie.
COS’È LA LEGIONELLOSI
La legionellosi è l'insieme di tutte le forme morbose causate da batteri Gram-negativi aerobi del genere Legionella. Essa si può manifestare sia in forma di polmonite con tasso di mortalità variabile tra 10-15%, sia in forma febbrile extrapolmonare o in forma subclinica. La specie più frequentemente coinvolta in casi umani è Legionella pneumophila, in particolare Legionella pneumophila sierogruppo 1. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione e aspirazione di aerosol contente il batterio.
Alcune tra le principali fonti di rischio sono individuate in:
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torri di raffreddamento o condensatori evaporativi o sezioni di umidificazione delle unità di trattamento dell'aria
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impianti di acqua potabile
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apparecchi sanitari
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fontane
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piscine e vasche idromassaggio
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docce
Gli ambienti più a rischio sono quelli collettivi a residenza temporanea come ospedali, alberghi, navi da crociera, palestre, piscine, esposizioni commerciali, centri-benessere.
PREVENZIONE DELLA LEGIONELLOSI
Alcuni accorgimenti per prevenire il rischio legionellosi nelle strutture sanitarie, di ricovero, ricettive, termali, ad uso collettivo ed industriali sono:
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mantenere la temperatura dell'acqua fredda sotto i 20°C.
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verificare che l'impianto idrico non presenti rami morti o tubazioni con scarsità di flusso d'acqua.
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svuotare, pulire e disinfettare periodicamente i serbatoi di accumulo di acqua calda sanitaria , la quale dovrebbe avere una temperatura di erogazione superiore ai 50°C.
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Mantenere le docce e rompigetto dei rubinetti puliti e senza incrostazioni
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Procedere a pulizia periodica di tutti i serbatoi e , negli edifici a funzionamento stagionale, prima della riapertura, far scorrere l'acqua da tutte le erogazioni.
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Effettuare una corretta manutenzione degli impianti di condizionamento con, ad esempio, sostituzione periodica dei filtri e pulizia delle vasche di raccolta della condensa.
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Per ulteriori informazioni, rimandiamo alla lettura delle "Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi" (ultimo aggiornamento anno 2015). Si ricorda anche che il Comune di Napoli, con ordinanza n. 224 del 06/02/2007, ordina che " i titolari della gestione delle strutture turistico-ricettive e ricreative, grossi centri commerciali, stabilimenti stagionali, presidi nosocomiali pubblici e privati, convitti, stabilimenti termali, saune ed affini, piscine, palestre, centri sportivi individuino un responsabile per la valutazione e la gestione del rischio e per la pianificazione dei controlli, documentati in apposito registro, di manutenzione ordinaria e straordinaria e sull'efficienza di sistemi di condizionamento e/o riscaldamento dell'aria e dell'acqua in modo da minimizzare la contaminazione ambientale da Legionella".